lunedì 12 aprile 2010

A Sud del Sud - il Sud visto da sotto (56)

Giuseppe Leuzzi

“Bossi Africano”: è sbiadito ma cubitale il graffito lungo l’autostrada per il Sud. Di fascisti razzisti? Ma non è male: Bossi, razzista nordista, a sua volta ingiuriato da razzisti superiori come africano, cioè sotto-meridionale.

“La terra è come un vampiro”, dice Susanna Tamaro (a p.33 di “Va’ dove ti porta il cuore”). Dove ha bevuto del sangue ne vuole ancora. Dove si è ucciso, si ucciderà. Giono lo aveva constatato cinquant’anni prima nelle valli delle Alpi. Ma si ammazzano le persone anche al mare, per motivi anche turpi.

Si possono pensare i pentiti strumenti della nuova mafia? Per scalzare i nemici? Con i soldi dello Stato? I pentiti insomma come i kamikaze islamici, senza rischio della vita, e con migliori pensioni? Si può, anzi si deve: la mafia c’è sempre, intaccata, malgrado gli arresti, in massa e eminenti. Di latitanti che peraltro non si sono mai nascosti e tutto sono meno che ninja invisibili. Prosperano sempre la droga, il pizzo, l’intimidazione, l’azzardo, l’usura, la prostituzione, gli assassinii.
Ci sono sempre nuove bande (nuova mafia) che fanno le scarpe alle vecchie, o ci tentano. Non c’è un’organizzazione fissa – non c’è un’organizzazione. I gruppi si creano e si squagliano. Anche in frequenza rapida. Nel napoletano cambiano perfino nel giro di mesi e di setti mane.
Spesso peraltro i mafiosi sono passati e passano dalla parte della legge anche senza figurare pentiti. Come confidenti. Come garanti dell’ordine. Per un occhio chiuso, o tutt’e due, che consenta di consolidare il maltolto. Come in ogni altra accumulazione: il patriarca usuraio, il costruttore, lo speculatore immobiliare, a un certo punto diventano consiglieri comunali e fedeli di chiesa, pagano le feste, danno le elemosine. Solo con più ferocia.

L’omertà è viltà. Non è molto meridionale. Ovvero: i meridionali sono omertosi per avere paura, non per essere violenti. Ovvero anche: la violenza si diffonde al Sud perché vi è diffusa la paura, nei secoli interiorizzata, e quindi spesso vile.
La paura non può essere congenita, e il Sud del resto non è sempre stato in queste condizioni. È un problema di carabinieri, che non ci sono. Cioè ci sono ma è come se non.

Meridione
È una forma piana - distesa, non frenetica, non urbana. Che fa spazio alle esperienze materiali e non metafisiche - la famiglia, i luoghi, i visi, le ore del giorno, le luci. Con un linguaggio aperto: c’è la parola ma c’è anche lo sguardo, il comportamento, e il non detto. “Nuovo cinema Paradiso” e “Ladro di bambini” si incontrano così con “Moonstruck”, “Pomodori vevrdi fritti alla fermata del treno”, “Rosa Scompiglio”, “A spasso con Daisy”, anche col nordico "Lontano dal Paradiso", per i tempi lenti e l'effetto serra, perfino con “Mississippi Masala”.
Non è un’espressione elegiaca, ma storica e naturalistica – behaviouristica. È un ritrovare il tempo, il senso del tempo, attraverso lo spazio aperto, nella sua dimensione naturale, il cui ritmo irregolare corrisponde alla nostra aritmia. Non quella artificiosa, scandita, chiusa, per esempio di Proust, che epitomizza il genere urbano-borghese. È una maniera imprecisa ma efficace per catturare e far rivivere i sentimenti, che poi sono la nostra unica esperienza.

“Restate con noi, eccellenza, e vi faremo re”, dicevano i napoletani a Fanfani in visita, almeno secondo Malaparte, “Battibecchi”, 153.

Sicilia“Domani in Assemblea Regionale dirò io chi sono i politici legati alla mafia e agli affari”, promette il supervotato presidente della Sicilia Raffaele Lombardo, indagato per mafia. Perché non oggi? Anche ieri, era meglio.
È il Sud che inquina la politica, o è la politica (democristiana) che rovina il Sud?

Scuoiarsi è probabilmente il gesto più impossibile, se non il più stupido. Ma è quello che ogni siciliano fa ogni giorno, anche più volte al giorno.

Pam, si ricorderà, era la filosofia politica del gesuita Pintacuda: politica, affari massoneria. E la mafia?
Ingegnosa questa antimafia, del consigliere di Leoluca Orlando, molto gesuita – Orlando riuscì a sconfiggere la stocastica prendendosi il 100 per cento dei voti, non uno solo di meno, non una scheda bianca, non una nulla, in alcune sezioni di Palermo. I gesuiti colpiscono col falso scopo, si dice in artiglieria, indirettamente (i gesuiti sono lì per colpire, mai inoffensivi).

La Commedia secondo Wilde ("Il ritratto di Mr.W.H", p.77) nasce sulle labbra dei vignaiuoli in Sicilia. Di questo e di altri anacronismi la Sicilia si nutre –i siciliani e tutti i non siciliani.

La Sicilia è per chi ci arriva una concrezione classica. E questo è il suo dramma. I “classici” erano e sono volgari e violenti.

L’unità d’Italia nel 1860 fu anche una rivolta della Sicilia contro Napoli.

“Jean Bodin ammonisce, al libro V della “Repubblica”, “insulares omnes infides habere”, di non fidarsi degli insulari, tutti.

Lucien Febvre, lo storico, invece rileva nella sua geografia una curiosità molto insulare dei grandi viaggiatori, siano le isole, note, ignote o solo vagheggiate.

Il coltissimo assessore siciliano Mario Centorrino propone di accantonare per un po’ Tomasi e Sciascia. Non ne può più di linea della palma e gattopardi. Come tutti, del resto: la Sicilia è un po’ troppo vampirizzata – e Sciascia e Tomasi non sono vampiri, non è possibile.
Da Milano rimproverano il filologo Centorrino con asprezza: non si mette in castigo la letteratura. Non hanno capito. O hanno capito benissimo. Anche se quelli che lo rimproverano sono milanesi di Sicilia, Collura, Di Stefano.
Se ne discute però tra espatriati, in Sicilia la “provocazione” è caduta nel nulla.

Vendono al mercato il “broccolo siciliano”, che invece è calabrese. C’è sempre confusione al Sud.

leuzzi@antiit.eu

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