La trama è quella dei Ciancimino, il cattivo è lo Stato. In più Lucarelli, che scambia la violenza con l’inventiva, e fa commettere al mite Camilleri inverosimili crudeltà. Con un errore: lo Stato, seppure deviato, non ci molla mai.
Una cattiva azione, verso lo Stato e verso il lettore. Massimo Ciancimino la trama la svolge meglio (è suo questo Stato), l’agente deviato tedesco (altoatesino) è geniale. Se non è opera dei suoi avvocati – dei servizi segreti?
Camilleri-Lucarelli, Acqua in bocca, minimum fax, pp. 108, € 10
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