“Chi ti ha messo all’“Unità?” Giuliano Ferrara, che non è un collerico (in tv lo faceva per stare alla parte), questo ha voluto dire interpellando Claudia Fusani. In una conferenza stampa che non era la sua, anche se Verdini è suo socio. Sottintendendo che c’è chi smista le reporter giudiziarie per smistare le sue verità. Vecchio canovaccio di cui entrambi, Giuliano e Fusani, sono stati giovani routier, sul cui svolgimento non c’è quindi da farsi preoccupazioni, loro sanno meglio di tutti come affrontarlo. O non affrontarlo: il canovaccio non prevede infatti colpi mortali, solo banderillas (nel gergo mafioso “avvertimenti”). Ma queste “verità” sono da qualche anno giudiziarie, e questo invece è materia delicata: il Grande Vecchio gestisce anche i giudici?
Dalla conferenza stampa di Verdini mancava peraltro Fiorenza Sarzanini, che ogni giorno per una settimana gli ha dedicato una pagina “bene informata” sul “Corriere della sera”. Mancava il giorno, e per questo Verdini ha chiamato la conferenza stampa, in cui ha toppato: ha fatto la sua prima pagina su una cosa che Verdini non ha detto al giudice (scaricare Dell’Utri), facendo quindi capire che la sua manina non è il Procuratore Capaldo. La manina politica, insomma, in queste cronache giudiziarie, se non quella giudiziaria, è accertata.
L’imbarazzo del “Corriere” è solo evidente. La replica di Verdini ha avuto poche righe in prima pagina, a fronte dei titoloni d’accusa – a questo punto di fonte ignota. Il giornale cioè è controllato. L’onesto De Bortoli ha voluto indirettamente scusarsi con Verdini dell’assenza della cronista, mettendogli a disposizione tutta la redazione per sentire le sue ragioni. Un’esagerazione. Ma non ha trovato uno spazio in prima, ha dovuto accontentarsi di un corsivetto in cronaca.
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