Montalbano vira al politicamente corretto. Tratta incidenti sul lavoro, il commercio degli immigrati, dei bambini, e degli organi, la Lega, l’omosessualità latente di Catarella, e vuole dimettersi contro il governo Berlusconi. Può essere la passione politica? Quello che non fece la mafia e la Dc fa Berlusconi? È possibile, Camilleri augura, in versi, la morte al Cavaliere. Che però è il suo editore, e lo ha immortalato vivente nei Meridiani. Può essere l’età: Montalbano sente gli anni. Ma forse è la Sicilia che si è ripreso Camilleri. Da sfottente. Scorbutico e geniale, come un sicliano vero, Montalbano è diventato un siciliano di maniera. Può essere: il politicamente corretto è opera di sradicati, negri, donne, disadattati, cioè gente che si riconosce per essere, solo negra, donna, disadattata. L’unica cosa certa è che si muove come dentro il centralismo democratico – dove tutti sono morti, cioè, senza sorprese.
Andrea Camilleri, Il giro di boa
La paura di Montalbano
venerdì 13 agosto 2010
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