“Il racconto dei primi battiti del cuore”, a quindici anni, scritto a diciotto, con trasporto, dà questo risultato tra i pensieri: “Quanto alla virtù delle donne, ci credo più io di tanti campioni di moralità, perché credo all’indifferenza, alla freddezza e alla vanità di cui quei Signori non tengono conto”. Fra tante banalità – la letteratura teen-ager non decolla, scritta dai teenager – il giovane “pazzo” sapeva già Bovary. In quanto Federico, nell’“Educazione sentimentale”, sarà “l’uomo di tutte le debolezze”, sfrontato ma timido. E, aggiunge Thibaudet, “l’uomo che sogna la sua vita”.
Gustave Flaubert, Memorie di un pazzo, Ricordi, appunti, pensieri intimi
giovedì 16 settembre 2010
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