Fini stabilisce un record nelle inchieste penali: è iscritto tra gli indagati e due ore è “archiviato”. È il nuovo protettore dei privilegi dei giudici, come già dei sottufficiali dell'Aeronautica nell'eroica tenzone contro Tremonti, che voleva fargli pagare l'alloggio di servizio, benché con lo sconto del 40 per cento: san Fini di Montecitorio. Senza bisogno di processo, non di canonizzazione, il suo antifascismo militante è già roba divino.
La prevista archiviazione dell’appartamento di Montecarlo non ha potuto evitare di notare – i giudici sono furbi – che l’affare poteva valere di più, e anche molto di più, che la vendita fu decisa e eseguita personalmente da Fini, e che il locatore e il venditore “sembrano” coincidere – il cognato Tulliani. Ma non succede nulla. Fini non si dimette, e nessuno si scandalizza. Nessuno si scandalizza, nei grandi giornali, della sentenza.
Il Procuratore di Roma Ferrara ha trovato poi senza problema il giorno giusto per l’archiviazione: non il prossimo alluvione ma le feste di Berlusconi con le minorenni.
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