La spazzatura di Napoli è il paradigma della “questione meridionale”: la straordinaria incapacità di governo del Sud, l’opportunismo del Nord. Berlusconi l’ha spiegato a Napoli: “La spazzatura è affare degli enti locali. Tuttavia, il governo farà la sua parte. Personalmente ho convinto i governatori del Veneto e del Piemonte (i presidenti di Regione leghisti, n.d.r.) ad accettare il trattamento dei rifiuti di Napoli”. Cioè: Napoli offre alla Lega e al Nord un’occasione incontestabile di dire che il Sud è marcio, e che loro non ne prenderanno mai i rifiuti. Dopodiché offre a Veneto e Piemonte la possibilità di far lavorare a pieno regime i propri termovalorizzatori: il Comune di Napoli, la Provincia e la Regione Campania, grandi signori che non toccano l’immondizia, pagano per essa il Nord. Dove, se i termovalorizzatori, lavorando al 50-60 per cento della capacità, erano al break-even, con la spazzatura napoletana produrranno solo utili. Anche il trasporto si fa a beneficio dei trasportatori del Nord, per il carico pieno al ritorno e per quello vuoto al ritorno.
Chiacchiere e stupidità, non si saprebbe definire altrimenti la situazione di Napoli. Che una metropoli di due milioni di persone non si sia dotata di impianti di smaltimento dei rifiuti, e per esso paghi cifre enormi fuori regione – in Germania ancora ridono delle ecoballe, la spazzatura compattata e inviata per lo smaltimento oltralpe in appositi treni, invenzione prodigiosa dei Verdi, di spreco e sicuramente di corruzione, capitanati allora da Pecoraro Scanio.
Ma non c'è solo Napoli. Il presidente dell’Anas Pietro Ciucci può dire che la Salerno-Reggio Calabria sarà rifatta entro tre anni, può dirlo impunemente, quando ancora ne deve appaltare quasi un terzo. Mentre consente alle imprese appaltarci di fare i lavori di ammodernamento senza alcuna garanzia di sicurezza per il traffico, specie nelle tante gallerie. O il governo che, mentre non dimentica il ponte di Messina, nel senso che spende ogni anno qualche centinaio di milioni per progettazioni che sa inutili, vara un piano straordinario per il Sud che a ogni ora cambia di dimensioni: 36 miliardi, no 60, no 86, o forse saranno 100. Miliardi senza soldi.
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