mercoledì 1 dicembre 2010

Gli ascari Sky della speculazione

L’Ansa rilancia e Sky Tg 24 martella, ogni mezzora implacabile, un commentino del “Financial Times” sul quale viene basata l’ipotesi che il debito italiano rilanci la speculazione contro l’euro. Il commento non lo dice. Il giornale londinese, benché non sia contrario alla speculazione, anzi sia uno dei suoi alfieri, o forse per questo, analizza i problemi che alla finanza italiana si potrebbero presentare con la crisi politica annunciata a metà mese. Un commento che si potrebbe anche leggere nel senso: non fate la crisi. Ma l’Ansa ne fa una “top news”, notizia urgente, sotto il titolo “L’Italia rischia”, illustrato da un Berlusconi pensieroso con le mani nei capelli, e Sky lo rilancia ogni mezz’ora. Questo il 30 novembre, ieri.
Oggi le notizie vanno all’inverso. Sono la ritrovata fiducia dei mercati, le misure spagnole di contenimento della spesa e riduzione del debito, attraverso le privatizzazioni, l’ottimo esito dell’asta dei titoli portoghesi, che pagano il 5 per cento, la riduzione dello spread del Btp italiano sul Bund tedesco. Ma Sky non lo sa. I suoi conduttori, l’occhio imbrillantato al collirio per l’eccitazione, continuano a martellare ogni mezzora col commentino “Lex” del “Ft”, mostrato in epigrafe come fosse una reliquia sacra, tanto gli italiani non sanno l’inglese, lo argomentano, lo fanno commentare, vogliono strappare tanti “sì” anche se col “però”. Gente che conosce il mestiere, anche se non è l’informazione.
Murdoch e la sua Sky attaccano Berlusconi per motivi di bottega, si sa. Ma lo sanno gli addetti ai lavori: l’abbonato Sky non lo sa, e nessun giornale glielo dice. E il debito italiano non è Berlusconi: sono milioni di investitori e mutuatari che ancora non hanno finito di pagare il debito capestro cui il signor Soros li ha incaprettati nel 1992. Volendo razionalizzare, si può dire Murdoch uno speculatore. Ma non è nemmeno quello, è solo un affarista, anche se altrettanto cinico. Cinico perché è un uomo di destra, di destra vera non alla Fini, che in Italia fa finta di stare a sinistra. E perché la speculazione che sembra patrocinare colpirebbe la sua tv a pagamento per prima, un’altra gelata dei consumi in Italia di così lungo periodo come quella del 1992, ma lui pensa che lo colpirebbe meno che Mediaset del suo nemico Berlusconi – la pubblicità nelle crisi crolla subito, gli abbonamento meno. Che dirne dunque? Che il famoso pescecane dei media, che ne ha ammassati tanti in Europa e in America che gli stanno per scoppiare, comanda un esercito di ascari della speculazione.

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