martedì 14 dicembre 2010

La rivoluzione si fa da Murdoch

Ore 14, la Camera respinge la sfiducia a Berlusconi, per Sky Tg 24 è un dettaglio. Anzi, per il tg di Murdoch non è successo nulla: non è stata bocciata la mozione di Fini contro Berlusconi, ci sono solo incidenti in giro per Roma, provocati dalla polizia in assetto da guerra, con abbondanza di immagini, e naturalmente dai black bloc, cioè dai ninja della rivoluzione – Murdoch conosce le parole: la rivoluzione è buona, il potere scatena i provocatori. Varie postazioni sono state organizzate nei luoghi degli scontri previsti, a cui i conduttori devono fare riferimento a scadenza. I reporter non sanno che dire poiché i manifestanti non ci sono, e allora la regia indugia minacciosa attorno a un innocuo elmetto antisommossa, appeso a un paletto antimotorini. Il cronista parlamentare al Senato riferisce di un senatore che ha trovato le misure di sicurezza “più gravi di quella del ‘77” alla Sapienza. Parla di “presidio dei luoghi del potere”. Parla diffusamente di una “manifestazione di popolo” contro la riforma Gelmini – quale riforma, dell’università?
Dopo mezz’ora, riorganizzate le idee, una bellissima giornalista con bellissimi boccoli rossi non riesce a infiammare un accasciato Follini contro Berlusconi: Follini arriva anzi al punto di dire che Fini, l’autore della mozione contro Berlusconi, si dovrebbe dimettere, e a questo punto il collegamento finisce. La bellissima rossa fa allora vedere gli incidenti alla Camera, in cui i finiani si scagliano contro una deputatessa, e mette in circolo la parola “provocazione – cioè: i signori di Fini sono stati provocati dalla deputatessa. Piero Sansonetti, giornalista onesto, non può avallare la provocazione – “Berlusconi ha vinto, non si può dire un’altra cosa”. E allora alla bellissima si spengono gli occhi.

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