Storia insulsa. Anche come cronaca familiare. Scritta per giunta col solito sussiego, farcito di sciatterie: “Sognavo sempre di essere sempre il primo”, “un lieve passo indietro”, o non sarà piccolo, corto, perlomeno accennato?, “i levrieri conoscono il segreto incomunicabile della storia”, che sarà?, e si fanno“scatole e scatolette di ciniglia”, o non rivestite di ciniglia? Il tutto in un romanzetto di poche pagine, che si vuole un bijou. Ma è stato un successo enorme vent’anni fa. E il miglior libro straniero in Francia. Insoma, il mondo com'era è com'è.
Pietro Citati, Storia prima felice, poi dolentissima e funesta
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