giovedì 6 gennaio 2011

La Nato a difesa della Russia contro la Cina

Per gli Stati Uniti la Russia ha acquisito un nuovo ruolo di peso, dopo gli anni del disdegno, finiti con l’adesione di Bush alle aperture di credito berlusconiane, nel famoso vertice di Pratica di Mare nel 2002. Il decennio che si apre potrebbe mutare gli equilibri geostrategici degli Usa, impiantati negli ultimi vent’anni sull’asse economico con la Cina. La Cina dovrebbe superare nella decade gli Usa come prima potenza economica mondiale, e gli Usa hanno avviato una discreta azione di contenimento. Di cui la Russia è uno dei pilastri principali, se non il principale.
Gli europei ne sono al corrente, poiché se ne è parlato nell’ambito Nato. Sono state dismesse le aperture all’Ucraina e alla Georgia, che Mosca giudicava negativamente, come un allargamento della Nato antirusso. E si è avviata la proposta di un accordo fra la Nato e la Russia che includa anche una qualche forma di garanzia alla Russia sui suoi “confini attuali”. Una formula che, senza dichiararlo, dovrebbe garantire Mosca contro ogni ingerenza cinese in Asia.
La Cina è già la prima potenza finanziaria mondiale, anche se sottrae la sua moneta a un ruolo di riferimento, per mantenerne il corso a livelli concorrenziali. Con un ruolo di “controllo” sul debito occidentale, americano ed europeo, di cui è il maggior sottoscrittore, dopo la Fde e la Bce, con il 10 e il 7 per cento rispettivamente del totale del debito. E anche il maggior esportatore mondiale. E nel corso della decade dovrebbe superare il pil Usa.

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