Continua senza verecondia la campagna di Milano, da tempo traslocata sul “Corriere della sera”, di Edison e l’A2A, le grandi società energetiche di Milano, per avere i profitti dell’importazione del gas. Non tutti, una parte. A titolo di privativa: senza cioè andare a cercare il gas, né a importarlo, anzi nemmeno a venderlo, giusto così, per diritto di signoraggio. Che in termini moderni si chiama tangenti.
Il “Corriere della sera” se ne fa veicolo a giorni alterni. Sabato con un articolo che dice che il trafficante di questa importazioni in signoria è il presidente della Provincia Guido Podestà. Tipica tattica diversiva dei ricattatori, in artiglieria si dice del “falso scopo”. Per creare il trambusto necessario ad appropriarsi del bottino. Podestà infatti non c’entra niente, né può entrarci. Ma il quotidiano lo sostiene in perfetta allegria (il teso si può leggere in
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=X2XI0). Non senza effetto, bisogna dire.
L’obiettivo della campagna ricattatoria non è Podestà - fare il suo nome è solo un dispettuccio di Giuliano Zuccoli, grande manager della Lega e gran patron di A2A e Edison insieme, al berlusconiano presidente della Provincia. L’obiettivo è l’Eni, e l’Eni si penserebbe inattaccabile da A2A, sia pure attraverso il “Corriere della sera”. Molto solido, ben piantato sulle sue relazioni privilegiate con i grandi esportatori, Russia, Algeria, Libia. E forse lo è. Ma è subito addivenuto a un accordo con la Rcs, l’editrice del “Corriere”: le compra 60 mila copie di ognuno dei dieci Romanzi d’Italia che Rcs pubblica per il centocinquantenario da regalare nei suoi shop (non i romanzi, solo l’introduzione e il primo capitolo, un estratto inutile, giusto per rimpinguare l’editrice), e si fa fare tre antologie della sua storica rivista “Gatto selvatico”.
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