“Repubblica” schiera oggi una serie di governi alternativi. Uno lo fa Bocchino. Uno lo fa Follini. Ma non è follia. Né parole al vento. È la politica alla berlina. Vendola, anche lui interpellato, si defila.
Il Procuratore Generale di Milano Minale divide e sottrae e infine calcola che le intercettazioni della Procura di Milano non costano niente, una inezia. Procuratore non morde procuratore.
Il Procuratore Generale, esempio preclaro di onestà, è famoso per avere condannato Sofri mentre aspettava il trasferimento a quella Procura di Milano che della condanna di Sofri farà il fondamento del suo assalto alla politica e alle istituzioni.
Il primo presidente della Cassazione, in pelliccia di ermellino, toga rossa, tocco rosso con greca d’argento, cita il “Manifesto”. E difende l’ordinamento della giustizia italiana: “Il migliore al mondo”. A quando i telefoni bianchi?
I soli colpevoli della spazzatura a Napoli sono dirigenti della Protezione Civile. Poi si dice che la giustizia non è napoletana.
Continua a vincere cause civili Riccardo Fusi, a Firenze e a Roma, per la Scuola dei Marescialli a Firenze-Castello. Ma per la Procura di Firenze Fusi ha rubato l’appalto, in combutta con Verdini. Ci sono due giustizie, dunque. Ma quella di Fusi, delle assoluzioni, non ha spazio in nessun giornale, eccetto che, in piccolo, sulla “Nazione” di Firenze.
Murdoch ha fatto spiare per anni, fino a qualche mese fa, alcune migliaia di politici e giornalisti in Gran Bretagna, ed è per questo sotto processo. Ma non si dice. Quando si dice, in breve, si tace che è padrone (anche) del “Times”, giornale così severo contro la corruzione italiana. Nonché di Sky Italia, che ha profumati collaboratori molti giornalisti – con effetto domino sul resto del giornalismo italiano.
Casini e Bocchino lamentano che contro Bondi non hanno potuto schierare alla Camera le loro truppe, decimate dall’influenza, o dal Consiglio d’Europa a Strasburgo. Creduti e anzi giustificati con ampie paginate. Ma allora Bondi ha poteri taumaturgici, se manda indenni dall’influenza i suoi, o li rende ubiqui, a Strasburgo e a Montecitorio.
Poi si scopre che a Casini manca un solo deputato. Ma non si dice.
Pullulante di laici, l’opposizione chiede l’intervento della chiesa contro Berlusconi.
I cardinali ne sono lusingati: vanno così sui giornali e sono invitati ai talk show.
È la scuola politica della chiesa superiore, come si dice? Superiore a che? È saprofitica – parassitaria, dicevano i vecchi mangiapreti. In tanta merda, di Berlusconi, della Procura di Milano, di Milano, un vero prete, che il voto ha affrancato per sempre, avrebbe solo il compito di essere chiaro.
Cinesi e colf in fila a Napoli per votare il candidato del partito Democratico sono anche immagine, e anzi cinema. Una vera sceneggiata napoletana, aggiornata. Ma You Tube e i provvidi siti dei giornali non se ne accorgono – “l’Unità” non l’ha detto?
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