Universale è il silenzio in Italia, paese proponente, sul’indisponibilità dell’Unione europea a condannare gli attacchi ai cristiani nei paesi islamici. A condannare gli attacchi sì, ma non quelli ai cristiani: la baronessa Ashton, che esiste, non è un personaggio da commedia dell’arte malgrado le apparenze, è il ministro degli Esteri e della Difesa dell’Unione, non vuole. Ma non solo lei. Il “Corriere della sera”, giornale del cristianissimo Bazoli, dedica alla cosa sei contortissime righe. Mentre nella “Stampa” di Johnny Elkan, padre di Oceano, la cosa “non esiste” – Mario Calabresi continua a essere fuori stanza.
Soltanto la laicissima “Repubblica” ha fatto un’adeguata, professionale, corrispondenza, grafica e testuale, con foto e circostanziata corrispondenza di Andrea Bonanni. Intitolata : “Ue, schiaffo all’Italia sulla difesa dei cristiani”. Niente menzione esplicita nel documento sulle persecuzioni religiose. E Frattini lo fa ritirare. Il ministro italiano: “Questo laicismo esasperato è dannoso per la credibilità dell’Ue”.
Ma non c’è solo il laicismo in campo, ci sono anche i preti. Monsignor Fisichella, ministro vaticano “per la promozione della nuova evangelizzazione”, si consola che “tutto è cenere” – ash è cenere. Bella battuta, si suppone, da talk show. Più sorprendente ancora il commento dei vescovi: sul loro quotidiano, “Avvenire”, il cui sito reca una fascione a colori sotto la testata, “Cristiani perseguitati”, e sotto la testatina “Cristianofobi”, si leggono una breve corrispondenza e un commento, a firma Andrea Lavazza, dal titolo “L’indicibile tragedia”, che non dice nulla. Anzi, conclude chiedendosi: “Perché quel tabù, viene da chiedersi per l'ennesima volta? “, il tabù della parola cristiano. Già, perché? Cioè, è giusto che lo chiedano a noi, la chiesa è nata con Pilato. E un laico non ha che da congratularsi: magari non dovrà più spendere per altre carissime missioni peacekeeping delle forze armate.
“La vicenda”, spiega Bonanni, “parte dalla mobilitazione del governo italiano dopo l'attentato suicida contro i cristiani copti di Alessandria d'Egitto e altri episodi di violenze interreligiose che hanno colpito le comunità cristiane in Medio Oriente e in particolar modo in Iraq. Frattini si era battuto per avere una dura posizione di condanna da parte dell’Unione europea. Ma nella bozza di comunicato, messa a punto dal servizio diplomatico che fa capo alla Ashton, si parlava in modo generico di violenze contro «le comunità religiose», senza citare in modo specifico quelle cristiane.
“Il ministro degli esteri italiano si era impegnato per far cambiare il testo, e domenica sera era venuto anticipatamente a Bruxelles per un incontro con i quindici ministri degli esteri che fanno capo al Partito Popolare europeo, di ispirazione democristiana. «Una larga maggioranza di paesi, sia per dimensioni sia per numero, aveva condiviso la mia proposta di emendamento, che era quella di menzionare gli attentati terroristici contro le comunità cristiane ed anche quelli contro la comunità sciita di Kerbala», ha riferito Frattini. Ma, poiché la Ashton non aveva modificato la propria proposta, l'emendamento italiano avrebbe potuto essere approvato solo all'unanimità. Al momento del voto, invece, almeno quattro paesi si sono detti contrari a modifiche: Spagna, Portogallo, ma anche Lussemburgo e Irlanda, che hanno governi conservatori”.
Tanto più “sorprendente” (Ruini) appare la lettera che Giovanni Paolo II, in prima persona, indirizzò ai vescovi italiani per l'Epifania del 1994, quando veniva travolta la Democrazia Cristiana, sull'Europa, e sull'Italia in Europa:
“Sono convinto che l' Italia come nazione ha moltissimo da offrire a tutta l' Europa. Le tendenze che oggi mirano ad indebolire l' Italia sono negative per l' Europa stessa e nascono anche sullo sfondo della negazione del cristianesimo. In una tale prospettiva si vorrebbe creare un'Europa, e in essa anche un'Italia, che siano apparentemente «neutrali» sul piano dei valori, ma che in realtà collaborino alla diffusione di un modello postilluministico di vita. Ciò si può vedere anche in alcune tendenze operanti nel funzionamento di istituzioni europee. Contro l' orientamento di coloro che furono i padri dell' Europa unita, alcune forze, attualmente operanti in questa comunità, sembrano piuttosto ridurre il senso della sua esistenza e della sua azione ad una dimensione puramente economica e secolaristica.
“All' Italia, in conformità alla sua storia, è affidato in modo speciale il compito di difendere per tutta l' Europa il patrimonio religioso e culturale innestato a Roma dagli apostoli Pietro e Paolo. Di questo preciso compito dovrà avere chiara consapevolezza la società italiana nell' attuale momento storico, quando viene compiuto il bilancio politico del passato, dal dopoguerra ad oggi”.
“Le tendenze che oggi mirano ad indebolire l'Italia...”. Era un altro mondo? Certo, non c'è una uguaglianza delle intelligenze, l'opportunismo è più forte. Un talk show poi è attrazione irresistibile, altro che Ruby!
mercoledì 2 febbraio 2011
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