Il vecchio tema della bellezza carogna, l’amore violenza, eccetera. Ripercorso su un gioco di parole certo irresistibile: la Venere (nudità) dei Medici, la Venere (nudità) dei medici… Un concentrato dell’irrealtà – circolarità – della filosofia post-fenomenologica. Affabile italianista, generoso, Didi-Hubermann indulge alla retorica franco-heideggeriana che tiene il posto della filosofia, dandone (involontariamente?) una presentazione farsesca.
Georges Didi-Hubermann, Aprire Venere. Nudità, sogno, crudeltà
Nessun commento:
Posta un commento