martedì 22 marzo 2011

Crociati e colonie

Il richiamo ai crociati della propaganda libica si sta manifestando l’arma più insidiosa di Gheddafi. Di fronte ai bombardamenti della coalizione i suoi più forti nemici nella Lega Araba, l’Egitto e l’Arabia Saudita, hanno subito fatto marcia indietro. Il richiamo all’invasione italiana un secolo fa, e alla dura resistenza-repressione che seguì, è anch’esso di richiamo. Questa è d’altra parte la lettura che dell’interveto in Libia danno i giornali in gran Bretagna e in Francia.
In Francia la stampa locale vive l’intervento come una “lezione agli arabi”. In questo senso essa viene anche presentata, come una risposta di Sarkozy ai sentimenti sciovinisti che hanno riportato a galla il Front National e i Le Pen. A Londra si sprecano i richiami a Lawrence d’Arabia, anche nel “Times” e nel “Financial Times”, e agli exploits del marescialo Montgomery (sempre molto popolare sul Tamigi). Mentre il ministro della difesa Liam Fox ha poto l’obiettivo della coalizione nell’assassinio di Gheddafi.

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