Non è una missione umanitaria, ovviamente, ma non è nemmeno una guerra. È un’esercitazione aerea, e dei mezzi aeronavali, che Francia e Usa eseguono dal vivo: invece che contro obiettivi simulati contro obiettivi veri. Servono a sperimentare i mezzi e i materiali, oltre che i piloti e i navigatori. Privilegiati sono gli obiettivi in movimento, automobili, bus, barche. Militari e non: non c’è abbastanza spionaggio a terra per individuare gli obiettivi militari, e la guerra aerea senza un’osservazione attenta a terra è forzatamente indiscriminata.
Gli interventi militari procedono da quattro giorno così, senza una strategia. Non c’è coordinamento tra le forze aeree che intervengono. Né c’è una selezione degli obiettivi a un fine predeterminato. I cacciabombardieri della Coalizione vanno in ordine sparso, i risultati giudicando dalla risposta degli strumenti, di dinamica, puntamento, eccetera, e dell’armamento, in sostanza le varie tipologie di missili, di puntamento e di captazione (calore, radio, luminosità). Nonché dall’addestramento dei piloti e navigatori.
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