È un’operazione di medio termine, “tra un paio d’anni”, ma è più di un wishful thinking, cui più di un broker sta pensando: la “privatizzazione” della Juventus, al di fuori di Exxor cioè, la finanziaria degli Agnelli. Si presuppone che la Famiglia non gradirà il decurtamento dell’utile per il 2010 e 2011, e a questo punto anche per il 2012, per il cattivo andamento della squadra di calcio. Da molti soci dell’accomandita ritenuta poco più di un capriccio, e anzi negativa come investimento d’immagine. In questa ipotesi la Juventus verrà messa in vendita.
I tanti progetti fanno anche affidamento su calciatori di fama, apprezzati anche per l’attaccamento ai colori, ora invisi agli Agnelli, che dovrebbero fungere da garanti: Buffon e Del Piero. Un’altra opzione che rinvia il progetto di almeno un anno, i due atleti intendendo restare ancora in attività.
Ma posizioni “forti” potrebbero manifestarsi a breve, a partire dalla dismissione della quota libica, vicina all’8 per cento. Il flottante della Juventus è limitato, e il governo dell’azienda è inattaccabile. Ma una minoranza attiva in un ambiente già ipersensibile otterrebbe comunque una posizione di leadership riconosciuta – oltre a rianimare il titolo in Borsa.
mercoledì 2 marzo 2011
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