Chiara Maffioletti illustra oggi sul supplemento libri del “Corriere della sera” con un’argomentata presentazione, un vero e proprio saggio, il libro “Storia naturale del nerd”. Senza mai dire chi è il nerd. Che i vocabolari d’inglese non registrano. Anche perché nessuno sa cosa voglia dire, non è una sigla, non ha radice. Insomma, un neologismo contemporaneo, una contrazione inarticolata, che è in uso per secchione, il ragazzo con gli occhiali, un po’ smanettatore, un po’ supereroe. L’esoterismo non abbandona via Solferino?
A fronte, Franco Cordelli estesamente argomenta a favore di Pincio contro Gilioli. Vasistas? Il paginone precedente il venerabile Segre chiude rispondendo a Guglielmi, che mercoledì aveva scritto rispondendo a Segre lunedì. A proposito dei romanzieri, se sono meglio i monolinguisti (Manzoni, Kafka) o non i plurilinguisti (Dante, Rabelais, Gadda). Dante romanziere non è male. Ma chi legge il professor Segre oggi non capisce nulla. Più o meno, si tratta degli scrittori la cui opera è “concentrata sulla narrazione e i personaggi” e degli inventori (sperimentatori) concentrati sul linguaggio, la scrittura.
Ma, poi, perché Kafka sarebbe monolinguista? Uno che con pochi stilemi, perlopiù di grigia burocrazia, evoca molti mondi, alcuni ancora inafferrabili? Siccome Kafka nelle foto ha spalle cadenti e veste di grigio, basta per farlo monolinguista?
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