Abbiamo perso “il senso del presente” lo dice Gladstone – lo statista, è da presumere - nell’introduzione di Tommaso Gallarati Scotti. È la cosa più notevole di questa che è stata tempestiva (nel 1928, due anni dopo la pubblicazione) ma demolitrice traduzione, che ancora si ristampa, di un libro vivissimo. Un caso di scuola di come la traduzione possa falsare un’opera, qui dalle radici. A opera di un letterato di non poche virtù, Cesare Vico Lodovici, e anzi visibilmente impegnato a falsificale l’originale per bene. Che invece si legge in originale a quasi novant’anni dall’uscita con lo stesso senso di sorpresa che deve avere colpito all’epoca.
La prima sorpresa è minacciosa: “Ecco, è l’ora della sera che P. J. Toulet amava” è l’incipit. Che non è per ridere come si penserebbe, Toulet avendo qualche residua fama come poeta di facili rime e controrime. Ma subito la prima parte, la “Storia di Mouchette” ha una Lolita vera, oltre che anticipatrice, molto più vera e viva del prototipo (“Gli uomini? Dei bamboccioni, pieni di vizi, magari, ma pur sempre bambocci”): l’innocenza pervertita come specchio e rivelatore dell’indicibile adulto, qui sotto la forma della stupida superiorità. La seconda parte, “Il demone della disperazione”, introduce una figura di prete del tutto fuori dell’ordinario in quanto sfida ogni canone della narrazione: il plot è nientemeno la conformazione di una fede - dapprima sorprendente poi stiracchiata in forma d’interminabile sfida col diavolo (è l’unico punto debole). La terza parte, “Il santo di Lumbres”, fa incontrare Mouchette e il canonico in una figurazione della santità del tutto fuori dell’agiografia. Insomma, per la figura inattesa in una narrazione contemporanea, un prete tra i preti, e per le caratterizzazioni, un libro resistente. Che la traduzione provincializza all’estremo, con una lingua vernacola tanto forbita quanto algida e deviante. Piena di parole precise senza senso, e di regolarissimi costrutti subito desueti.
L’edizione originale e questa traduzione sono due libri diversi. Non era stato questo l’“errore” notorio d Manzoni, l’aver “risciacquato i panni in Arno”? In che acqua, da quale liscivia?
George Bernanos, Sotto il sole di Satana, Corbaccio-Remainders, pp. 377 € 2
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