In Italia Strauss Kahn sarebbe stato condannato. In America pure, se non fosse stato ricco – o non fosse stato patrocinato dagli attivisti di una qualche causa. In Italia invece sarebbe stato condannato comunque, da uno di quei ridicoli gip e gup, e dal tribunale, sempre di scelta dell’accusa.
In America un secondo grado di protezione è proprio nel lato debole dell’accusa, la sua politicizzazione. Il Procuratore si guarda bene da un processo non fondato, proprio per proteggere la carriera politica. In Italia la carriera del Procuratore è assicurata sempre, raramente col voto (Di Pietro, De Magistris), solitamente con promozioni e incarichi, convegni, libri, collaborazioni giornalistiche, presenze – i Procuratori fanno le “presenze”, come le veline.
Tutto questo avviene in Italia nel sistema della giustizia, non nel diritto. Il diritto prevede un processo alla pari. Le istituzioni lo hanno traviato, per debolezza o per collusione: la Consulta, il Csm, la presidenza della Repubblica. Soggiogati (complici? ricattati?) dall’aperta illegalità delle Procure.
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