Nel pieno delle polemiche conto la casta, il partito Democratico in Toscana imperiosamente chiede, e ottiene, posti anche all’università di Siena e alla Fiorentina, la squadra di calcio. Ha fatto modificare per questo tre volte nel mese di luglio gli statuti dell’università: ora ha cinque rappresentanti nel consiglio d’amministrazione dell’università, compreso quello della fondazione Monte dei paschi. Per questo ha preteso anche un cda pletorico di undici membri, mentre la legge Gelmini li vuole ridotti. Nella Fiorentina ne ha due: Eugenio Giani, ex assessore Ds della giunta Domenici e ora presidente del consiglio comunale, e Nardella, assessore ex Ds nella giunta democratica del sindaco Renzi.
Giani e Nardella sono entrati in consiglio ufficialmente su proposta dei Della Valle, e per migliorare i rapporti della squadra con la città. Ma tutti sanno che dovranno sbloccare il megaprogetto immobiliare di Castello, il più grande d’Italia, al quale sono interessati anche i Della Valle. Con loro sono entrati nel management del club Vincenzo Guerini, un ex calciatore, nel ruolo di “promotore”, o vice direttore generale, e Gianfranco Teotino ai rapporti con i media, entrambi solidi Democratici. Tutto, bisogna dire, in ambito “unitario”: nemmeno “La Nazione”, che pure fa politica per Fini e Casini, ha mai trovato nulla da ridire, come “Repubblica” e “Correre della sera” in edizione Toscana. Se ne parla giusto perché al posto di Guerini doveva andare Gian carlo Antognoni, il viola più popolare.
domenica 24 luglio 2011
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