Una festa del ritorno Abate organizza l’estate con gli amici rimasti in paese, in Calabria, da emigrante. Qui organizza, attorno ai ricordi del padre emigrato per necessità, un saggio della felicità narrativa che lo distingue, come l’accensione di una luce. Illuminando tratti trascurati,
la figura del padre per un adolescente, il rapporto tra fratello e sorella, e quelle sue figure vere di madri, così robuste (carnali, volitive) nel loro ruolo “mediterraneo”, sonnambulistico.
Carmine Abate, La festa del ritorno, Oscar Mondadori, pp. 161 € 9
giovedì 14 luglio 2011
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