giovedì 21 luglio 2011

La Lega demolita da un napoletano

Una “condanna” per un deputato accusato di nulla. E un’“assoluzione” per un senatore accusato invece di corruzione. Una condanna per un deputato della propria coalizione di governo, e un’assoluzione per un senatore del partito avverso. Il tempo dirà se il doppio voto della Lega risponde a una rottura del monolitismo interno al partito di Bossi. Lo sconcerto è invece forte tra gli estimatori della Lega nei giornali e nelle istituzioni, il Quirinale in primo luogo: “Il partito della lealtà, delle parole chiare, si è qualificato per la duplicità”. Il commento unanime è che ha fatto harakiri, benché involontario.
Anche questo esito può essere prematuro: Bossi è sempre vivo. Inoltre ci vorrà tempo prima che Papa, il deputato che Bossi ha condannato, possa far valere le sue ragioni Un terzo fatto però è certo: il passo falso della Lega, sia o no mortale, è stato indotto da un giudice napoletano, Woodcock. Che, bisogna aggiungere, non disdegnerebbe di restare negli annali per aver visto il bluff della Lega.

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