Una meraviglia, l’idea e la realizzazione: i tanti edifici, di vista e d’uso quotidiani, di una grande città spiegati, nell’origine e l destinazioni, la forma, l’ideazione. Con un dizionario inedito degli ingegneri e architetti che prende due terzi delle pagine, da 2A+P/A STUDIO a Federico Zuccari. Due “perlustrazioni” care a Sgarbi di estremo interesse, Pietro Cavallini “il Giotto di Roma” e i contemporanei. E una serie di curiosità: i piani urbanistici, da Martino V a Veltroni, tutto quello che bisogna sapere su tutti gli obelischi, ognuno in dettaglio, e sugli acquedotti, le fontane. Anche la cronologia dei papi è originale, con famiglia, patrocinanti, età all’elezione, tumulazione. I monumenti censiti prendono un indice di un a quarantina di pagine. Senza mai dare l’idea di una guida, il libro si vuole letto con la semplice articolazione dei registri (informazione, disposizione, essenzialità).
Vittorio Sgarbi, Le meraviglie di Roma, Bompiani, pp. 650 ill., € 22
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