Il fascino dell’esotismo. L’esotico certamente ha un fascino, l’esotismo è maniera, Chatwin la supera avvicinando l’insolito e il diverso: non li presenta per far sbarrare l’occhio, ma per farlo richiudere calmi dentro se stessi. Ha anche il dono di legare una narrazione frammentata. L’effetto è di far nostro il diverso e remoto, tante piccole “finestrelle dell’Avvento” che entrano nella domesticità.
Anche in “Utz”, che invece ha un tema e un personaggio, il collezionista, il fascino nasce (nasceva al tempo del Muro) da questa capacità, di portare in casa un Est europeo che pure è diverso. Alla stessa maniera come ha raccontato il mondo degli Aborigeni, mimetica: un’accumulazione senza fine di dettagli, tenuti assieme da una struttura sotterranea.
Bruce Chatwin, Che ci faccio qui?
sabato 16 luglio 2011
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