Strano ritratto, che dall’inizio s’impegna a distruggere il soggetto! Lascia anche da parte i fatti significativi: il padre disertore, recidivo, Barbe che fa la puttana per arrotondare, Marguerite bambina al bordello, Fernande, la vendita di Mont-Noir, Marguerite per dieci anni in Italia, con chi? perché?, ogni volta che la biografa s’imbatte nelle cose scantona. E com’era Marguerite adolescente, com’era da giovane? Gide vi è “maestro di ordine letterario”, e allora? Faigneau era collaborazionista? Lo era ma… In compenso 500 pagine d’irritante riletture di “Adriano” e dei racconti, e di beghe, editoriali, domestiche, parigine. Mentre in poche righe Marguerite viene picchiata dal compagno Jerry, picchiata coniugalmente. O si gode per accenni le donne in vetrina di Amburgo e Amsterdam.
E in tema di beghe, di tipo femminista queste, come non spiegare perché Yourcenar non ha un personaggio femminile? O il suo rapporto col padre?
Josiane Savigneau, Marguerite Yourcenar
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