Straordinaria piccola antropologia quotidiana, della vita di paese al Sud. Di figure, modi d’essere e, soprattutto, linguaggi. Anticipatore di Meneghello e “Libera nos a malo”, ma senza la forza dello scrittore vicentino. Senza la convinzione forse, vittima di quella civilitas mite che improvvisamente ha abbandonato i paesi calabresi, cedendo all'aggressività insensata.
Anche lo scrittore è parte della questione meridionale? O è vittima della “democrazia”? La piccola borghesia di La Cava è stata spazzata via dal “bisogno”, dal neo realismo: la sopraffazione, la violenza, l’illegalità. Si spiega anche così che in settant’anni sia rimasta ai margini, dopo avere marginalizzato l’allora giovane autore.
La “democrazia” non ha spazzato via però Meneghello. Questo è sicuramente parte della questione meridionale: il poco rispetto, o l’odio-di-sé. Il “carattere” principale. Che La Cava, per passione politica, e per essere meridionale, trascura.
Mario La Cava, Caratteri
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