Più che una ricerca della liberta, una smania quasi stilnovistica dell’Amore, l’inafferrabile dell’adolescenza. Romanzo anche straordinariamente gay, per la figura di Alabanda, per le doti virginee di cui è accasciata Diotima (un Hölderlin bello e aitante, ammiratissimo dalle donne perché cresciuto tra le donne?), per il culto della bellezza. Impressionante la semplicità, e quindi la durata (modernità) del linguaggio, che riesce a tenere una storia lunga e scucitissima.
Friedrich Hölderlin, Iperione
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