Singolare, fortissima, sensazione d’irrealtà. Né una storia né un personaggio che facciano presa. Vent’anni fa la scrittura del nuovo millennio era quello ch’era stata, un’esercitazione, come già il neo realismo, compresi i dialetti tanto manierati, e la Ronda prima, Bontempelli, eccetera: una scrittura che scivola via su storie quasi sempre ben costruite, talvolta interessanti. Ma senza scrittura – e cioè senza storie in realtà.
È una prima sfornata di scuole di scrittura? I venticinque nomi sono sempre in edizione e talvolta ascendono le classifiche, ma perpetuando le irrealtà. Eccettuato Tondelli ma compresi De Luca, Tamaro, lo stesso Cacucci.
ITALIANA – Antologia dei nuovi narratori
lunedì 3 ottobre 2011
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