Merkel, Sarkozy e Berlusconi ridono di Papandreu. Merkel e Sarkozy ridono di Berlusconi. Merkel ride di Sarkozy. La prima non è vera (non si sa), le altre sì, è successo a Bruxelles. La seconda l’hanno vista tutti in tv. La terza è raccontata da “Le Monde” e “Libération”.
L’Europa ride, dunque, anche se non si vede di che. Ride coma la iena? Come lo scemo del paese?
La stessa Merkel solo pro tempore ride per ultima. L’Italia ha avuto i sui impicci, grazie ai banchieri centrali tedeschi, Weber, Stark e Weidmann. Ha pagato un quattro per cento di interessi in più sui Bot, un fatto che da solo aggrava il suo debito di migliaia di miliardi. Ora tocca alla Francia: Merkel ha rinviato ogni decisione di quattro giorni, e la rinvierà ancora se necessario, di altri dieci, al G 20 del 4 novembre, perché la Francia dev’essere declassata e pagare anch’essa interessi esorbitanti rispetto ai titoli tedeschi. Ma prima o poi anche la Germania dovrà ammettere che il suo debito è cresciuto al 100 per cento, o poco meno, del pil.
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