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giovedì 24 novembre 2011

Germania First (über alles)


Tra i primati del Regno delle due Sicilie al momento dell’unità, il sito della Real Casa di Borbone e il Movimento Borbonico elencano “la più alta quotazione di rendita dei titoli di Stato, il 120 per cento alla Borsa di Parigi”, e “la rendita dello Stato (di Napoli) quotata alla Borsa di Parigi al 12 per cento”. Non sono la stessa cosa, e forse il primato era negativo: non che i tioli napoletani si vendessero a premio a Parigi ma al contrario, che dovesse pagare il 12 per cento, un interesse alto, per vendersi. La cosa non è importante, ma dice che un primato in materia finanziaria non è niente. Dipende dal sistema di potere che lo contorna.
Ieri l’Italia ha scoperto che la crisi è germanocentrica, cosa che tutti sanno: 1) la Bundesbank non voleva l’euro e non vuole la Bce; 2) il governo di Angela Merkel ha deciso di trarre il maggior profitto possibile dalla crisi dell’euro; 3) la Germania non vuole risolto il problema Grecia – che essa ha creato (le banche tedesche, le industrie tedesche degli armamenti) – perché ha benefici mercantilistici (concorrenziali) dalla crisi del debito ripercorsa su paesi concorrenti, l’Italia, la Spagna, e ora anche la Francia.
Questo è un fatto. La Germania ha ritirato i suoi due consiglieri alla Bce. E fa comprare alla Bundesbank liberamente i titoli tedeschi per mantenerne basso l’interesse. Mentre impedisce questi acquisti alla Bce e alle altre (ex) banche centrali europee, a norma dell’art. 21, comma 1. Così come pratica attraverso la Bundesbank liberamente il rifinanziamento del sistema bancario tedesco, ma lo impedisce negli altri paesi - dove il credito non esiste praticamente più (credit crunch), in Italia e in Spagna la crisi di liquidità è spaventosa.
Il problema è che l’Europa non vuole prenderne atto. Prendere atto che la politica estera ed economica della Germania è improntata all'interesse nazionale, della Germania First, la vecchia Germania über alles, anzitutto. Che un’epoca storica è finita, il Muro non c’è più, la Colpa si è dissolta, la Germania non ha più paura, e non ambisce più a dissolversi nel’Europa, anzi. Senza più troppo rispetto per la Nato, sia pureal coperto dell’Onu. I cancellieri del dopo Kohl, Schröder e Merkel, non hanno messo unuomo né un euro nelle guerre Usa in Medio Oriente, dall’Iraq alla Libia.Tranquillamente, senza jattanza, ma senza timori. La consulenza di Schröder per Gazprom, il colossorusso del gas, è anatema per gli Usa, che il gas russo ossessiona. Due membridi primaria importanza nel board dellaBce, Weber e Stark, sono stati fatti dimettere in polemica pubblica, e senzaalcun ripensamento, contro la politica del presidente Trichet di fare della Bce stessa una banca centrale. Angela Merkel, sassone, sa poco peraltro e si preoccupapoco di cosa succede ai confini occidentali.
Tranquillamente, bisogna prendere atto che questa Germania non antepone la costruzione dell’Europa all’interesse nazionale, e anzi vuole sfruttare l’Europa a suo interesse. Capire fino a che punto si spingerà questa Germania (fino al punto prima del collasso della Ue, che la trascinerebbe). Individuare o elaborare strumenti in grado di contemperare la forza della Germania e gli interessi degli altri paesi membri dell’Europa non vassalli.

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