Un mese fa, l’11 ottobre, facendo il bilancio al Parlamento europeo dei primi nove mesi di attività dell’European Systemic Risk Board di cui era il presidente, il presidente uscente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, ha dato un quadro estremamente negativo della situazione - il testo integrale è in
http://www.esrb.europa.eu/news/pr/2011/html/sp111011.en.html
“La crisi ha raggiunto una dimensione sistemica”, ha esordito Trichet (l’Esrb è un’emanazione della Bce per il monitoraggio dei mercati finanziari): “In un comunicato pubblicato dopo il consiglio generale dell’Esrb del 21 settembre, abbiamo affermato quanto segue: «Negli ultimi mesi lo stress sovrano si è spostato dalle economie minori ad alcuni dei paesi maggiori dell’Ue. Segni di stress sono evidenti in molti mercati delle obbligazioni pubbliche europee, mentre l’elevata volatilità dei mercati azionari indica che le tensioni si sono estese ai mercati dei capitali in tutto il mondo. La situazione è stata aggravata dal progressivo inaridimento dei mercati di finanziamento a termine delle banche. L’elevata interconnessione nel sistema finanziario europeo ha portato a un rischio rapidamente crescente i contagio incisivo. Ciò minaccia la stabilità finanziaria dell’Ue nel suo insieme e impatta negativamente sull’economia reale in Europa e altrove». Nelle ultime tre settimane la situazione ha continuato a essere molto critica”, ha continuato Trichet. Che ha ribadito per tre volte il concetto di “rischio sistemico”. Per poi concludere sull’ovvio, ma non in Europa, dove ancora si specula sull’interesse unilaterale: “Ribadisco con forza ancora una volta che è urgente un intervento coordinato all’unisono da tutte le autorità, con impegno totale per la salvaguardia della stabilità finanziaria”.
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