martedì 15 novembre 2011

Quando il Sud impresentabile è Milano

Un pamphlet che a suo tempo fece rumore, e riletto è un boomerang. È un attacco scomposto all’unione monetaria (euro), scambiata per l’apocalisse, evento mostruoso di forza terrificante. L’arte dell’invettiva non ha limiti, e tutto può rendere plausibile: su questo il libro fa opera di verità. Ma è falso – è sbagliato, e quindi è falso. Sfiora la verità dove si vuole reticente, perché teme l’accusa di razzismo: dove collega l’“impresentabilità del Sud” alla perdita d’identità. E invece oggi, brutta nemesi, il Sud è l’Italia, che il Nord Europa rifiuta e percuote brutalmente. Ed è un’Italia che il Nord ha violentato, Milano, che da un ventennio la governa.
Non che l’antropologa si privi di marchiare il Sud propriamente detto. Ha una teoria del “sudismo” come corruzione che fa perfino sorridere, passando sopra l’evidenza della corruzione nella sua Milano e nel Nord in genere, dalla Svizzera alla Scandinavia. C’è anche la teoria (anch’essa nordica? il nicodemismo è infettivo) che ogni evento nasce da un complotto.
Ida Magli, Contro l’Europa

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