mercoledì 30 novembre 2011

Ricetta Turchia per il Medio Oriente


Si definisce e consolida, con le elezioni ora in Marocco e in Egitto, la percezione immediata del cambiamento politico del mondo arabo, la cosiddetta “primavera”. Prevista e sponsorizzata in tutto dagli Stati uniti – come già i movimenti arancione in Est Europa: il passaggio dal bonapartismo in vista, con militari al comando, alla soluzione Turchia, quella tra poco centenaria di Kemal Atatürk. Un governo moderato, ultimamente a fondo islamico, con la supervisione delle gerarchie militari. È quello che sta avvenendo, dall’Iraq agli Emirati, allo Yemen e al Nord Africa. Si creano partiti islamici moderati, verso i quali il voto possa confluire maggioritario, che si insediano sotto la supervisione e la vigilanza delle forze armate.
La Libia dovrà ora intraprendere quella strada. La Siria, dove Assad si ritiene regime legittimato e già “civile”, è sospesa dalla Lega Araba, e difficilmente potrà continuare a resistere. 

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