Si dice liberale e ha preso la misura più sbirresca che sia mai stata presa in Italia, dare in mano alle tasse la nostra vita d’ogni giorno. Il suo vice è un banchiere, e ha avallato per decreto la fine prossima delle banche. È un governo messo lì per rilanciare l’economia, e per prima cosa obbliga ogni famiglia alla spesa enorme di un consulente fiscale. Per non dire dei pensionati a cinquecento euro che dovranno per legge aprire un conto corrente... E del vero esproprio, anche se non più proletario, compiuto a carico di alcuni milioni di pensionandi, condannati alla povertà e alla depressione - forse per compassione?
Ci vorrebbero dieci Manzoni per dire la violenza e la stupidità di questa nuova Milano secentesca che ci governa. I conti correnti in mano all’Agenzia delle Entrate apriranno una stagione durissima per tutti i cittadini in regola, che a milioni verranno chiamati ogni giorno, in automatico, a giustificarsi di aver comprato o venduto un Bot, cinque o dieci anni fa, o di averne regalato l’ammontare, magari a un familiare. Sarà come giustificarsi ogni giorno di mangiare e dormire.
L’invio in automatico dei movimenti di conto corrente al fisco non è garanzia di nessuna equità fiscale. Ed è tre volte illiberale – in realtà è sbirresco. È un aggravio di costi per le banche (ma si può essere certi che ce lo faranno pagare, Passera non è lì per nulla). È l’esposizione di ognuno all’arbitrio del fisco. È un rincaro obbligatorio e feroce del costo della vita per ogni individuo o nucleo familiare, che dovrà provvedersi delle costosissime consulenze fiscali.
L’Agenzia delle Entrare i giornali di Loro Signori presentano come un aeropago di fini ed elette menti – giovandosi anche dell’attentato terroristico. Ma è un assembramento di burocrati. Inefficienti, a voler essere buoni – gli sproloqui del loro capo Befera oggi sarebbero altrimenti impensabili. L’Agenzia delle Entrate sa che 42 mila barche di oltre dieci metri, e 600 aerei, sono di proprietà di persone con redditi dichiarati sotto i ventimila euro, e che ha fatto? Il redditometro l’ha messo Visco nel 1998, e allora? Visco ha introdotto molti programmi che girano in automatico e dicono chi denuncia un reddito inferiore alla spesa, o alle fasce di reddito presumibile per settore e località, e allora?
L’evasione fiscale? L’economia in nero ha sempre girato fuori dalla banca, per somme alla fine importanti ma di piccolo taglio. Lo stesso gli evasori fiscali per definizione, confinando con la criminalità: prostitute-i, ladri, bari, usurai, pusher, e buona parte del commercio cinese e di altri immigrati. I molto ricchi sanno come fare a meno anche del conto corrente, hanno per questo consigliori. Monti ha solo sottoposto venti-trenta milioni di italiani a costose e faticose angherie.
domenica 11 dicembre 2011
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