venerdì 2 dicembre 2011

La crisi era stata scritta ad agosto

In un breve articolo sul “Financial Times”del 3 agosto, l’economista Paul De Grauwe, professore all’università cattolica di Lovanio, consulente di Barroso, parlamentare per molti anni in Belgio col partito Liberale Fiammingo, spiegava quello che sta succedendo.

Le forze del contagio nell’eurozona sembrano incontenibili. Gli investitori hanno portato i rendimenti sul debito italiano e spagnolo a nuovi vertici, crescendo i timori che il pacchetto Grecia del mese scorso si riveli insufficiente a fermare la disfatta finanziaria europea. Senza un rapido intervento della Banca centrale europea, ciò si rivelerà un processo contagioso con una fine disastrosa.

Perché ci ritroviamo questi problemi? I mercati dei titoli di Stato in un’unione monetaria sono costituzionalmente fragili. I paesi dell’Eurozona emettono debito in una moneta “straniera”, sulla quale non hanno un effettivo controllo. Il risultato è che non possono garantire ai sottoscrittori che avranno sempre la liquidità necessaria per ripagare i titoli alla scadenza. Gli Stati, invece, che emettono titoli propri possono garantire che il contante necessario sarà sempre disponibile, perché possono sempre obbligare la loro banca centrale a creare moneta. E non c’è limite all’ammontare di moneta che una banca centrale può creare.

Questa situazione rende i mercati obbligazionari in un’unione monetaria insolitamente soggetti alla forza del contagio, come succede nei sistemi bancari. Se una banca ha un problema di solvibilità, i depositanti cominciano a dubitare della solvibilità della loro banca e corrono a convertire i loro depositi in contanti. Se tutti fanno questo allo stesso tempo le banche non avranno contante a sufficienza. Questa instabilità del sistema bancario è stata risolta facendo della banca centrale un prestatore di ultima istanza – e il bello di questa soluzione è che, quando i depositanti sanno che essa esiste, raramente essa dev’essere usata.

Il problema fronteggiato dai paesi membri di un’unione monetaria come l’eurozona è esattamente lo stesso. Perciò la soluzione è la stessa. Il contagio tra i mercati dei titoli sovrani può essere bloccato solo se c’è una banca centrale che funzioni da prestatore di ultima istanza. La sola istituzione capace di esercitare questo ruolo è la Bce.

(1.Continua)

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