Si è meritato un posto tra gli articoli di Primo Piano. Tra le tasse prossime venture e i piani (quinquennali? decennali?) del duo comico Merkel-Sarkozy per meglio affondare l’Europa. È un senatore che a Fiumicino, mercoledì notte, ha preteso di portare in aereo una bottiglia di spumante, una bottiglietta da un quarto, forse una mignon, ma non importa, sancisce imperioso il “Corriere della sera”, non si possono portare vetri in aereo. Si chiama Rusconi e tra l’altro è non è nemmeno berlusconiano, è del Pd. Ma ha preteso di far valere un’inesistente immunità parlamentare, tuona sul giornalone Alessandra Arachi: “Senza tesserini parlamentari, i comuni cittadini hanno dovuto rinunciare a ben di più: bottigliette di profumi che eccedevano il liquido concesso di cinquanta millilitri, ma anche creme troppo grandi, forbicette anche piccole, coltellini”.
Il giornale oggi consente al senatore di giustificarsi. Non poteva esimersi: Rusconi non ha fatto valere nessuna prerogativa, e la bottiglietta era impachettata come da duty free, di cui i regolamenti consentono l’imbarco in cabina. Il punto è uno. Cioè sarebbero due: come mai il “Corriere della sera” è così superficiale in materia di parlamentari. Ma questo è inutile chiederlo, Milano è unica e non è tenuta a rispondere. Il punto è che, in tempo reale mentre il senatore cercava di farsi imbarcare la bottiglietta, qualcuno lo fotografa col cellulare – c’è anche questo nel Primo Piano del “Corriere della sera”, la foto del senatore all’imbarco coi bagagli aperti – e immediatamente passa notizia e foto a qualcuno. Che potrebbe anche essere la giornalista, o un suo parente o amico. Ma potrebbe anche essere un collettore di indignazione. Di indignati che, data l’ora e i tipo di volo, di “pendolari” Roma-Milano, è del genere San Babila-Parioli. Il nuovo popolo della rivoluzione. Non perdente, questa, è da presumere: mentre il popolo dà la caccia alla casta, i traffici sono liberi con i veri madoff? L’indignazione dei ricchi è fantastica.
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