Uscito di scena Trichet il tema non è più in discussione, il nuovo presidente della Banca centrale europea Draghi è del tutto allineato sulla posizione tedesca. Ma merita spiegare quale è questa posizione: non si stampano euro, neppure figurativi, per coprire i debiti dei paesi membri.
La “monetizzazione del debito” è fuori discussione in Germania. È una pratica che la Bundesbank, quando vigeva il marco, non ha mai attuato. L’esclusione origina da una consolidata dottrina. La monetizzazione del debito conduce sempre all’inflazione – alla iperinflazione, l’inflazione in Germania è sempre iper. E alla fine porta all’esproprio forzoso del valore del risparmio e al totalitarismo.
Diverso è invece l’eurobond, l’emissione di titoli europei del debito. Che Tremonti e van Rompuy hanno proposto per alleviare le pressioni dei mercati sula moneta europea. Su questo l’opinione è articolata in Germania. E la decisione di non avallarli è politica: il partito della cancelliera Merkel, cristiano-democratico, potrebbe accettarli, i liberal-conservatori, suoi partner nella maggioranza di governo, sono contro.
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