Che scandalo è se non c’entra la Juventus, o almeno Buffon, s’interrogava questo sito a proposito del calcio scommesse. Ed eccoli: nelle telefonate ci sono anche Buffon e Cannavaro, menzionati come scommettitori – insieme a Gattuso, che però, si sa, è calabrese, sarà un selvaggio. In una sola telefonata. Per il Procuratore irrilevante: “non ci sono riscontri”, dice, non si ricordava nemmeno dell’esistenza di quella intercettazioni. Che però fa testo, nei titoli, in ampi articoli.
C’è uno spread di cui non si parla e invece è più significativo: quello del Btp rispetto al Bono spagnolo. Era a 460 punti rispetto al Bund tedesco, alla pari con quello del Btp a metà novembre, prima delle elezioni in Spagna. È ora, pur oscillando, attorno ai 270 punti, la metà di quello italiano. Perché i mercati credono di più alla Spagna, che pure ha una disoccupazione doppia di quella italiana? Perché ha un governo più “intelligente”, politico? Perché la Spagna non è sovietica, non avvelena l’opinione con l’odio?
Draghi non compra più Btp , e lo spread risale oltre i cinque punti. Mentre finanzia all’1 per cento le banche. Che così si comprano i Bot al 3,5 per cento: si fanno un 2,5 per cento in pochi minuti. Una critica, una sola? Siamo all’epoca delle banche, è vero.
Paginone strappalacrime la vigilia di Natale sul “Corriere della sera” sul “derby della Liguria” tra Genova a Savona a chi avrà il terminal container della danese Maersk. Un porto che Comune, Provincia, Regione e lo Stato dovrebbero costruire per i danesi. Con una spesa che il giornale riduce a niente, o poco più. Vantando invece 4,6 miliardi di entrate per l’Erario...
Roba da non credere, una pippata enorme per una ditta danese. Magari gratis. Potenza delle pr milanesi.
Dopo il “verde” la beneficenza: tutti i gruppi e le aziende quest’anno, dopo aver preso, danno, hanno dato, daranno. C’è un che di ingenuo nel capitalismo, nella sue mode, nell’essere à la page. Ma il sentimento di fondo evidentemente, a cui il capitale si lega come un paguro, è per la carità. Succede in tempo di crisi, quando hanno esiti controllati, gestiti, e non ribellistici - – il dono è precapitalistico, il dono capitalista è altra cosa, un impiego (la “falsa moneta” dell’apologo di Baudelaire).
Le Camere votano a scatola chiusa, senza emendamenti e con la fiducia, il decreto Monti. Anna Finocchiaro, capogruppo dei Pd,sente il bisogno di dichiarare: “A me pare che la gestione della manovra sia avvenuta con una valorizzazione importante del Parlamento”. Il Partito ha sempre ragione.
C’è naturalmente un giudice a Palermo per scarcerare Massimo Ciancimino contro ogni richiesta della pubblica accusa e contro ogni evidenza. E contro le sue stesse attese, e del suo avvocato.
Perché naturalmente? Perché ci sono giudici a Palermo. Per condannare la gente per bene e assolvere i delinquenti. Gratuitamente – cioè: si fanno pagare per questo dallo Stato.
Per questo la Sicilia (non) è grande.
Spazio a ufo nei tg Rai e Sky per Berlusconi bloccato dai cronisti all’uscita dal processo Mills. Niente bilancino questa volta sulle sue apparizioni in tv rispetto agli spazi concessi ai concorrenti. Motivo: era inquadrato tra i carabinieri.
“Sacrifici veri”. Il vice ministro Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro e ex ragioniere generale dello Stato, si compiace col “Sole 24 Ore” che con questa manovra saremo chiamati a pagare soldi veri invece che contabili, partite di giro. Le famiglie, non gli altri. E nemmeno lui, lui è garantito. E sarà per questo che Grilli è contento – il debito infatti è sempre lì, inalterato malgrado i sacrifici veri.
mercoledì 28 dicembre 2011
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