L’“ultima sigaretta”, il funerale, la suocera e la cognata, l’uomo, il maschio, che si vuole incapace: tutti i temi di “Zeno” sono in queste prose occasionali, molto buttate lì.
Ciò che fa la “Coscienza di Zeno” non sono i temi, che tanto divertono i critici: non si ride per le situazioni. Le quali non sono indispensabili, si può raccontare tutto, e quelle di “Zeno” non sono specialmente ghiotte. È la scrittura, malgrado i tanti appunti mossi alla sua lingua, che dà corpo e sapore a Svevo.
Italo Svevo, Lettere per la fidanzata
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