È il romanzo di come tutto viene portato “dolcemente” in malora dalle donne della famiglia, non più tenute a bada da un patriarca – nella terza parte è detto con violenza, al punto da eccedere nella prolissità, la narrazione non ha altra tensione interna. Rappresentazione indiretta dei guasti del femminismo immaturo, sul piano della sociologia della letteratura.
Sul piano psicologico (personale? ) è la rappresentazione di un carattere molle – buono, intelligente, inquieto: il nevrotico di oggi, prima che finisse depresso. Di un carattere femmineo? Così dice l’opinione corrente. Ma il carattere maschile è da qualche secolo sentimentale, quindi molle. Può essere questa la chiave per l’imprendibile soggetto Mann, Thomas Mann, che ha abbastanza scaltrezza per tratteggiare ben più perverse evoluzioni.
Thomas Mann, I Buddenbrook
venerdì 20 gennaio 2012
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