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venerdì 16 marzo 2012

Il porto delle nebbie è a Milano

Esemplare ampia mezza pagina del “Corriere della sera”, per reticenza, sulla vendita della Sea a Gamberale, la società aeroportuale. Un articolo obbligato, dopo che “Il Sole 24 Ore” e “L’Espresso” hanno pubblicizzato la cosa, cioè l’insabbiamento della pratica alla Procura di Milano. Che Luigi Ferrarella, il cronista giudiziario, assolve surrettiziamente, in una riga delle centocinquanta, come “scarsa fluidità di comunicazioni” tra il pool dei reati societari e quello di reati contro la pubblica amministrazione – pool come piscine? Leggere per credere:
http://www.corriere.it/cronache/12_marzo_16/vendita-sea-fascicolo-sparito-ferrarella_deabbf08-6f33-11e1-8ee0-fb515f823613.shtml
L’articolo è anche una testimonianza sul modo d’agire della Procura di Milano, Che persegue solo i nemici degli amici. Dei migliori della Procura, da Bruti Liberati a Francesco Greco. Compreso il Vice-Procuratore Robledo, uno capace d’incastrare un berlusconiano per diecimila euro che però evita – non sa, non ricorda – di procedere per il sospetto sfioramento sui 400 milioni, poco meno, pagati per la Sea.
La sola informazione non reticente del pezzo è che il Vice-Procuratore Greco vide la pratica e la cestinò. La scomparsa della pratica, che verrà certamente ritrovata ad horas, è da ritenersi un siluto a Greco? I Vice Procuratori diventano cannibali quando entrano in gara per una Procura.
La cosa nasce dalla Procura di Firenze, che cinque mesi fa, imbattutasi in un’intercettazione in cui l’acquirente Gamberale mostrava di sapere che il capitolato di gara per la Sea “gli fosse stato cucito addosso”, vi ravvisava la turbativa d’asta e lo comunicava a Milano per competenza. Essendo la Procura di Firenze di stampo finiano, c’è nel fatto anche una possibile incrinatura tra Fini e il suo nuovo schieramento a sinistra? La giustizia italiana è anche questo – è altro oltre questo?

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