“Dobbiamo chiamarla sir, baronetto?” Fazio invita il maestro Pappano alla sua trasmissione e apre l’incontro aggredendolo. Si sa che i baronetti della regina sono per ridere. Fosse stato un cavalierato del Lavoro, magari… Solo gli italiani sono seri… I sottintesi sono molti. Che Pappano coglie con immediatezza e rilancia: “La cosa bella è di fare la telefonata alla propria madre e dire che sei diventato Sir”. La mamma dunque. Ma non basta, il maestro raddoppia. “I miei genitori mi hanno instillato un’etica del lavoro che è proprio meridionale, del Sud”. Contra il conduttore sui suoi stereotipi, gli stereotipi della Rai, e lo costringe alla resa, alla simpatia – ma continuerà a guardarsene (sa già i poteri della Rai?): a brigante, brigante e mezzo.
La partita continua ambigua. Fra quello che il conduttore non sa, o non dice ai suoi ascoltatori, e quello che si sa del maestro. Che è figlio di emigranti. Di emigranti meridionali, da Castelfranco in Miscano, in provincia di Benevento. Questo è linguaggio Rai, alla seconda potenza. Di emigranti si suppone poveri, giacché la mamma fa a Londra la cuoca, il padre il cameriere. Anche questo è linguaggio Rai, ma Fazio non lo tocca. Perché i due emigranti a questo punto si rivelerebbero per quello che furono e sono: un diplomato del conservatorio di Milano, specializzato in canto, che con la moglie cercava a Londra la possibilità di esercitare la sua vocazione. Che ebbe, in una scuola di canto, la scuola del padre. Il figlio fu educato praticamente in famiglia. E quando Anthony aveva tredici anni la famiglia emigrò in cerca di miglior sorte in Connecticut, negli Usa, di cui Anthony è cittadino naturalizzato. Tutto questo, che farebbe molto personaggio, esula però dall’orizzonte di Fazio e della Rai.
È un teatrino. Fazio, senza esserlo stato quando la cosa aveva un senso, “fa” il comunista di Berlusconi, fazioso, sgradevole. Sempre in linea con la buona ipocrisia Rai. Pappano, che è agli antipodi, di Fazio e della Rai, cosmopolita e libero, si trincera a sua volta dietro questo personaggio. Ma ha più carte, non solo per la simpatia fisica, personale.
domenica 18 marzo 2012
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