Eco parte affermando che internet reintroduce l’era alfabetica, contro “la civiltà delle immagini” che si voleva trionfante, oggi forse non lo direbbe. Ma il libro elettronico, ottimo per certi aspetti, consultabile, trasportabile, non ingombrante, è difficile per altri, da sfogliare e anche da leggere.
Questo è detto di passata, il libro è una lunga conversazione tra due bibliofili. Eco sintetico, come non a suo agio, Carrière fluviale. Scrittori a loro volta compulsivi, di migliaia di pagine ogni anno, in tutte le forme e su tutte le materie - al centro anche una classificazione di stupido, cretino e imbecille. Dopo la proposta di una Storia dell’Asineria. Di Eco, specialista delle “scienze false, folli, occulte”, e delle lingue inventate. Una conversazione al modo delle interviste di Borges, aneddotiche, sapienziali, e talvolta divertenti.
Jean-Claude Carrière-Umberto Eco, Non sperate di liberarvi dei libri, Bompiani, pp. 250 € 10
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