“Come è possibile conciliare l’ordine in cui sei cresciuto, e l’armonia civile che pure hai conosciuto, con una società che oggi pare dominata dai fuorilegge, dove violenza, dolore e morte sembrano imporsi incontrastati?” Dove “l’unica regola è il sopruso”, la violazione sistematica di ogni norma di convivenza civile prima che di ogni legge? Marina Valensise si pone infine da studiosa non pregiudicata l’interrogativo che tutti si pongono in Calabria, a Reggio Calabria, nella provincia di Reggio, e più in particolare nella Piana di Gioia Tauro dove lei è nata e cresciuta, da un paio di generazioni. Da quando la mafia fu installata. Proprio così.
Il lettore non sa, come fa a saperlo se nessuno glielo dice, che quando Marina Valensise nasceva, non sono molti lustri, non c’era la mafia in Calabria. L’onorata società forse sì, quella dei santini e dei giuramenti di sangue, ma non la criminalità organizzata, con ottimi consigliori e referenti politici, non dissuasa dall’apparato repressivo, e ora dominante e totalitaria. Specie nella sua terra d’origine, oggi la più infestata, una borghesia industre operava. Talmente aliena dalla violenza, purtroppo, dei nuovi criminali e delle istituzioni, da arrendersi senza combattere. Tale fu la sorpresa della forza della mafia delle campagne – presto estesa al commercio e alla banca.
Ma, purtroppo, Marina Valensise non glielo dice, dopo il grido di dolore. Pur avendone gli strumenti, da studiosa di storia: “scopre” il Sud, cioè lo riscopre dopo un’esistenza negli alti luoghi della cultura a Parigi e a Roma, essendosi liberata, ma si limita a una rimpatriata. Tra i buoni residui, il prete antimafia, la onlus, la cooperativa, l’imprenditore antimafia. Per il resto cantando le bellezze dei luoghi, sulla scorta delle solite letture, Alvaro, Lear. L’azione di contrasto che non c’è stata? L’ostracizzazione delle forze dell’ordine? L’invadenza e la perversione della politica, a partire dalle parrocchie? La sovversione (debasement) della vecchia classe dirigente? Con quella di Marina, sono due generazioni che sono mancate alla Piana. E poi non è vero che il sole sorge a Sud.
Marina Valensise, Il sole sorge a Sud. Viaggio contromano da Palermo a Napoli via Salento, Marsilio, pp.363 € 22
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