In ordine alfabetico, dallo zio Adolfo alla principessa Yourbeletieff, tutti i nomi della “Ricerca”, anche i figuranti. In allegato il calendario, e nel secondo volume la minuta geografia. Erman, che ha esordito venticinque anni fa col saggio “L’Oeil de Proust”, ne ha poi scritto una biografia.
Il Bottin dei luoghi è freddamente enciclopedico: quelli di Proust sono “luoghi dell’anima”, con una storia beninteso. Coi personaggi si rinnova l’effetto del vecchio “Dizionario delle opere e dei personaggi” Bompiani, di vite autonome una volta sradicate dal contesto. Ma riflettendo sull’opera una curiosa sensazione di vacuità: i nomi si riempiono in queste brevi biografie più che alla lettura, ma di modesta consistenza – le loro vite vere, nella “Ricerca”, sono le “intermittenze della vita”, l’essere del non-essere di tanta filosofia successiva (“né carattere né sostanza”, dice Erman – Odette non cambia più volte d’identità?).
Michel Erman, Bottin proustien, La Table Ronde, pp. 139 € 6
Le Bottin des lieux proustiens, La Table Ronde, pp. 117 € 7
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