O la “Ricerca” di Maman. “«Alla ricerca della madre perduta», o «Lo scrittore ritrovato», questi titoli annuncerebbero il tema vero del lungo romanzo insieme incompiuto e finito che scrisse Marcel Proust” (p. 25). E: “Proust madre & figlio. Questa sarebbe a prima vista l’insegna sotto la qale fu fabbricato il romanzo” (p.46).
Era un punto fermo della biografia, la convivenza con la mamma, fino ai 34 anni e dopo. È un punto d’appoggio nuovo per la “Ricerca”. Diminutivo per il lettore - che comunque può prescinderne. Rivelatore per l’ispirazione, le tematiche, lo stesso linguaggio, molto materno, della propria madre di Proust, Jeanne Weil, e il teatro dei personaggi, di molte loro discrasie. Rilevato e redatto come una prova d’affetto, l’ennesimo libro di devozione ma perspicace: “La vita reale (è) così vicina talvolta al suo romanzo che la si crederebbe scritta dal narratore in una sorta di autobiografia” (p. 19). E della prove precedenti, tanti racconti, il “Santeuil”, il “Sainte-Beuve”.
Michel Schneider, Maman, Folio, pp. 322 € 7
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