mercoledì 28 marzo 2012

Si sciopera in Germania

Si è scioperato a lungo nelle ferrovie tedesche, e un mese fa all’aeroporto di Francoforte, on la cancellazione di 1.700 voli. Si sciopera nel pubblico impiego, in tutti i settori, dagli asili al trasporto, e in tutti i Länder. Si apprestano a scioperare i tre milioni e mezzo di metalmeccanici per il rinnovo del contratto. Chiedono un aumento del 6,5 per cento, che il padronato ha già rifiutato.
I metalmeccanici vengono dall’incasso di solidi premi di produzione per il 2011. Daimler ha pagato 4.100 di bonus, VW 7.500, Porsche 7.600, Bmw 7.650, Audi 8.250, un dividendo elevato. Ma il sindacato ritiene che l’utile, in una situazione di mercato difficile, sia dovuto a un costo del lavoro troppo basso rispetto alla produttività. Anche per l’utilizzo, libero e ampio, dell’apprendistato e del lavoro part-time.
Se la produttività è alta in Germania, grazie ai cospicui investimenti consentiti dalla riforme del lavoro dieci anni fa, le retribuzioni sono singolarmente basse (anche se più alte di quelle italiane). L’Institut Arbeit und Qualification dell’università di Duisburg – come dire della Vokswagen - ha messo in rete uno studio secondo il quale nel 2010 poco meno di otto milioni di lavoratori, della fascia a bassa retribuzione, percepivano 6,69 euro l’ora all’Ovest e 6,52 all’Est, contro una paga oraria media nazionale di quasi 15 euro. E 1,4 milioni percepivano meno di 5 euro l’ora. La media aritmetica, avverte l’Istituto, non deve nascondere la realtà, che vede circa due milioni di occupati a tempo parziale, i minijob, con paghe mensili da 300-400 euro.

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