Siano fondati i sondaggi francesi, da lunedì sarà un altro euro. Nessuno ne dubita, anche tra i politici. Rotta la sudditanza di Sarkozy a Angela Merkel, la Francia non potrà non rompere il vecchio schema della rigidezza fiscale, si dice. Verrà la ripresa in primo luogo, con un parziale consolidamento del debito a livello europeo, tale da alleviare la tensione sui mercati dei titoli pubblici, anche con gli eurobond. Ma senza sconvolgimenti nei mercati.
Sarà inevitabile un ridimensionamento della posizione tedesca, rispetto al ruolo dominante che la Germania ha assunto nella crisi. Ma sarà questa l’unica novità che gli operatori scontano. Il mutamento di rotta atteso con una presidenza socialista in Francia è invece in linea con il mainstream internazionale. Avocato da tempo da Obama e dai Bric, e invocato più volte, anche con asprezza, da Obama e dal Fmi nei confronti dell’Europa.
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